Rinnovamento, sostenibilità e artigianalità sono stati i temi centrali della 117esima edizione di Mipel, la fiera di pelletteria che si è tenuta dal 16 al 19 febbraio a Fiera Milano Rho, in contemporanea con Micam, Homi Fashion & Jewels, Lineapelle, Simac e la fashion week milanese.
La novità di questa edizione è la collaborazione avviata con Camera Buyer Italia (CBI) che patrocinerà due dei talk previsti nei quattro giorni di fiera. Gli argomenti trattati saranno quelli centrali del salone, affrontati attraverso l’occhio privilegiato dei buyer, anello di congiunzione tra i brand e il consumatore finale.
I due talk patrocinati da CBI si sono tenuti i primi giorni dell’evento: il 16 febbraio si è tenuto quello a tema “Sostenibilità, Artigianalità e Italianità”, che ha visto interventi da parte di Francesco Tombolini (Presidente di Camera Buyer Italia), Carlo Ferro (Presidente Agenzia ICE), Franco Gabbrielli (Presidente MIPEL e ASSOPELLETTIERI), Marco Tortora (Sustaninability Communication Manager e Founder di FAIR) e Nicole Bryner (Head of Southern Europe presso Vestiaire Collective); mentre il giorno seguente il tema della discussione era “Buyer – tra passato e futuro: generazioni a confronto”, con la partecipazione di Giacomo Vannuccini (CBI Boards & Owner & buyer of THE BEST SHOPS Tricot & MT), Ginevra Gozzoli (Owner & buyer of THE BEST SHOPS Bernardelli Stores), Flaminio Soncini (CBI – THE BEST SHOPS Founder President) e Danny D’Alessandro (MIPEL General Manager).
Non è mancato poi poi un momento di approfondimento dedicato all’analisi sul cambiamento del modo di approcciare ai brand da parte di generazioni differenti di buyer.
Una partnership, quella tra MIPEL e CBI, che vuole essere un primo step per future iniziative ad ampio respiro: “CBI rappresenta il punto più avanzato del modello di business legato al commercio di prodotti di moda, questo per due motivi principali:” – commenta Franco Gabbrielli, Presidente di MIPEL e ASSOPELLETTIERI – “innanzitutto perché questo modello ha saputo attraversare i decenni consolidando una posizione di prestigio, ma anche perché è riuscito ad interpretare nel giusto modo il passaggio dal commercio fisico a quello digitale cogliendone e comprendendone le opportunità. Abbiamo la possibilità – continua Gabbrielli – di condividere a livello sinergico tante ipotesi di collaborazione e questo primo step va sicuramente in questa direzione favorendo uno scambio di idee e una condivisione di progetti anche per il futuro della pelletteria”.